La lavorazione della seta in India: un’antica arte manuale, che conserva il suo prestigio con le tecniche tradizionali
La lavorazione della seta in India è ancora molto articolata e avviene con metodi prevalentemente tradizionali. Sebbene l’80% della produzione della seta mondiale provenga dalla Cina, in India sono presenti molti allevamenti di baco da seta, almeno nella zona orientale. La lavorazione della seta in India, però, è un processo articolato in numerose fasi. Tutto inizia dall’allevamento di un insetto: il baco. Questo produce una bava sottilissima che, a contatto con l’aria, si solidifica e si dispone in strati formando un bozzolo di seta grezza dal quale, per mezzo di alcuni procedimenti di filatura, si ottiene un delicato filo di seta. Successivamente alla filatura, viene la torcitura. Si tratta di una fase fondamentale che ha il compito di dare maggiore resistenza ai filati, successivamente si formano delle matasse che vengono avvolte in bobine chiamate “subbio”.

La fase seguente è la tessitura. Una volta conclusa la torcitura, tutto è pronto per andare a telaio e tessere le pezze di seta. Occorre sottolineare come, in questo senso, l’India sia rimasta fermamente salda alle tecniche tradizionali. Mentre in tutto il mondo si utilizzano telai automatici, che producono velocemente, in India si lavora ancora prevalentemente con tradizionali telai a mano. Una tecnica piuttosto lenta, ma che conferisce grande prestigio e qualità ai prodotti. Lo stesso discorso si potrebbe fare per il passaggio seguente: la tintura. In India, infatti, si ricorrere ancora all’impiego di colori prevalentemente naturali, che vengono ricavati direttamente dalle piante o dai frutti. Spesso e volentieri sono utilizzati il fico, la scorza d’arancio, la cipolla, il caffè, la curcuma, la crusca, le bacche di ginepro, il the e molto altro ancora. Si giunge dunque al passaggio finale: la stampa. Anche in questo caso, le tecniche utilizzate in India sono assai differenti rispetto a quanto avviene nel resto del mondo. Negli altri Paesi, infatti, sono adottate tecniche davvero moderne e di grande rapidità in base al tipo di stampa, come la stampa a rullo per grandi quantità, la stampa a tavolo su tavoloni circa di 40 metri e la stampa digitale con sofisticati macchinari. Al contrario, molte aziende in India stampano ancora a mano facendo ricorso a piccoli blocchi di legno della grandezza di circa 20×20 cm. Il risultato ottenuto conferisce una certa irregolarità ai tessuti finiti, considerata un pregio per molti prodotti indiani. La creatività indiana viene espressa in diverse qualità di seta prodotte, le principali sono la qualità Shantung e la qualità Organza. In misura minore vengono prodotti tessuti in Crepe, Raso, Twill, Taffetà, Georgette e Chiffon. Un settore immenso, quello della lavorazione della seta, che conta il più alto numero di lavoratori in tutta l’India. Le modalità di realizzazione della seta e tutto il comparto impegnano aziende, persone private a casa e numerosi altri addetti nell’intera filiera. Una colonna portante dell’economia e della storia dell’India.